Villa Cagnola apre le porte all’ Università della Terza Età

Villa Cagnola a Gazzada in provincia di Varese, sabato 16 Settembre, con un Open Day, presenterà l’ Unicagnola ovvero l’Università della Terza Età. Un desiderio nato qualche anno fa che ha trovato finalmente la sua realizzazione nel 2023.

Si tratta di una Università aperta a tutti, soprattutto a chi ha raggiunto l’età della pensione. Un’occasione per creare una comunità di persone aperte al dialogo e al confronto, che vedrà corsi di cultura generale, scienze, medicina, storia e alcuen Lectio Magistralis su temi di attualità.

Un’esperienza che andrà oltre al semplice intrattenimento di qualche ora della giornata. Una proposta culturale che ha già all’ attivo numeri importanti come sessanta docenti, 95 giornate, 600 ore di lezione e 60 corsi.

Per meglio capire questa iniziativa abbiamo intervistato Monsignor Giuseppe Vegezzi, Vicario Episcopale zona I e presidente dallo scorso Novembre di Villa Cagnola.

Come è nata l’idea di realizzare l’Università della Terza Età a Villa Cagnola?

Il termine Terza Età non è più utilizzato anche perché tra chi frequenterà questa Università ci sono persone di una età giovane. Oggi, il termine coniato è università aperta a tutti in particolare per chi è in pensione e persone adulte.

Sono Presidente da Novembre dell’anno scorso di Villa Cagnola, e da quando ho preso questo incarico, ho riscontrato che ci sono stati tentativi e varie proposte per realizzare una Università, con lo scopo di dare un volto culturale a Villa Cagnola.

In questo luogo, vengono fatti diversi convegni ad alto livello, ad esempio qui si riunisce l’Associazione Teologi italiani, i biblisti dell’Italia Settentrionale, ma sono materie molto specializzate e trattano argomenti di nicchia e rivolte a persone molto qualificate.

Il desiderio era di dare un’opportunità culturale a più persone, con corsi più accessibili, e quest’anno ci siamo impegnati per realizzare questo servizio a Varese e circondario.

Abbiamo circa una sessantina di docenti che hanno dato la loro disponibilità, tutti professori di diversa tipologia e presidi in pensione, ora spettiamo la risposta del pubblico.

Lo scopo dell’Unicagnola essenzialmente qual’è?

L’obiettivo è far si che diventi un centro culturale popolare accessibile a tutti.

La classe docente come è stata selezionata?

I professori sono stati contattati da chi aveva in mano un pò la direzione dal punto di vista dell’impostazione del progetto. A livello di Presidenza del Consiglio, Don Alberto Cosi teologo che abita a Galliano e insegna alla Facoltà Teologica e don Bressan Vicario alla cultura della Diocesi di Milano.

Loro hanno vegliato sulla costituzione del gruppo mentre le scelte relative all’organizzazione sono state fatte da Angelo Viganò e Paola Tagliello. La settimana scorsa è stato organizzato un collegio docenti con lo scopo di conoscerci.

Quali saranno le materie trattate?

Le materie sono tante, magari non tutti i corsi potranno essere realizzabili. Ci saranno corsi che toccheranno argomenti dal punto di vista letterario, artistico e poi alcune Lectio Magistralis su alcune tematiche legate a temi di attualità. La varietà è ampia e nel vedere l’elenco dei corsi che si svolgeranno sono stato colto da meraviglia quando ho visto che è possibile accedere anche ad un corso sul Vangelo di Luca in greco. Inoltre, sabato 16 Settembre, al mattino sarà realizzato un Open Day, presenti gran parte dei professori che spiegheranno i corsi e le varie tematiche che si affronteranno.

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